I costi del personale costituiscono la parte preponderante dei progetti finanziati. Essi possono essere rendicontati secondo diverse modalità: nella maggior parte dei casi sono calcolati sulla base di costi reali mentre altre volte vengono considerati in via indiretta (su base percentuale).
Quando la rendicontazione avviene sulla base di costi reali, il calcolo della spesa viene effettuato moltiplicando le ore lavorate dal dipendente al progetto per il suo costo orario. Quest’ultimo viene calcolato come rapporto tra il costo del lavoro e le ore effettivamente lavorate o lavorabili.
Quindi, partendo dal costo lordo mensile che è normalmente presente nelle buste paga è possibile determinare il costo annuale lordo di ciascuna risorsa coinvolta. Infatti, il costo lordo mensile deve essere moltiplicato per il numero delle mensilità previste dal Contratto Nazionale del Lavoro di riferimento.
Inoltre, oltre al Trattamento di Fine Rapporto, vengono aggiunte le componenti previdenziali e ass...
A seguito del D.Lgs. 146/2021 per le collaborazioni occasionali iniziate a partire dal 21 dicembre 2021, nonché quelle in essere alla data del 11 gennaio 2022, è obbligatorio comunicare all’Ispettorato del Lavoro l’avvio delle collaborazioni.
Tale comunicazioni dovranno avvenire all’Ispettorato del Lavoro territorialmente competente mediante email indirizzata alla casella di posta riportata in uno specifico elenco emanato dallo stesso Ispettorato Nazionale del Lavoro.
La mancata comunicazione, ma anche la ritardata comunicazione, comporta una sanzione che va da € 500 a € 2.500.
Le collaborazioni occasionali a cui la normativa introdotta fa riferimento sono quelle di cui all’articolo 2222 del codice civile, inquadrati fiscalmente tra i redditi diversi di cui all’articolo 67, comma 1, lettera l) del TU>IR.
Va detto che tali prestazioni occasionali sono spesso utilizzate nell’ambito di progetti finanziati per assolvere a determinate task di progetto da parte di chi non opera professio...
L’Unione Europea si avvale di due diversi metodi per erogare i fondi: call for tenders e call for proposals, rispettivamente gare d’appalto e inviti a presentare proposte progettuali.
Una Call for Tender è un processo tramite il quale la Commissione Europea ricorre agli appalti pubblici per acquistare una vasta gamma di beni e servizi, come ad esempio servizi di assistenza tecnica, formazione, consulenze, servizi di conferenza e pubblicitari, libri o attrezzature informatiche. I fornitori vengono selezionati attraverso bandi di gara pubblicati dai servizi, dagli uffici e dalle agenzie della Commissione in tutta Europa.
Nel caso di una call for proposal invece la Commissione Europea eroga i contributi finanziari alle imprese per progetti che contribuiscono alla realizzazione di una delle politiche europee in base a inviti a presentare delle proposte.
A differenza di una call for tender, in una call for proposal la Commissione Europea non indice una gara per cercare un fornitore ma ch...
Molti bandi europei finalizzati a finanziare dei progetti – call for proposals - richiedono che la candidatura avvenga da parte di più soggetti riuniti in associazione temporanea e caratterizzati dalla transnazionalità tra Paesi di provenienza all’interno dell’Unione Europea.
Certamente, ciò deriva dal fatto che, trattandosi di fondi europei, questi siano destinati a favorire la collaborazione tra beneficiari appartenenti a diversi Paesi membri. Ma al di là della transnazionalità che si concretizza attraverso l’aggregazione nella candidatura di almeno 2 soggetti appartenenti a 2 Paesi diversi dell’Unione Europea, va detto che per l’approvazione conta senz’altro il ruolo che ciascun beneficiario sarà chiamato a svolgere all’interno del progetto attraverso le proprie competenze. Inoltre, saranno valutati i ruoli ricoperti da ciascuno dei partner in relazione alle diverse fasi attraverso cui il progetto dovrà essere implementato.
Pertanto, la coerenza della partnership di progetto all...
Grazie alla partenza del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – e la nuova Programmazione dei finanziamenti europei per la coesione 2021 – 2027, l’Italia potrà beneficiare di ingenti somme per lo sviluppo e la crescita economica, politica, sociale e culturale.
Più nello specifico sono previsti 235,14 miliardi di euro per il PNRR e 43,46 miliardi di euro nella Programmazione dei finanziamenti europei per la coesione 2021 – 2027 a favore dell’Italia.
Sono pertanto all’avvio diversi bandi che fanno riferimento a diversi programmi finalizzati allo sviluppo e alla crescita del Paese, nonché alla coesione europea.
È dunque evidente l’enorme opportunità che si viene a creare per tutti coloro che hanno idee progettuali da mettere in atto, soprattutto quando queste incontrano le direttrici attraverso le quali si fondano i programmi.
Sia il PNRR che la nuova Programmazione europea per la coesione hanno una matrice europea e quindi fanno riferimento ai regolamenti europei che ne ...
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