Come abbiamo già visto, i finanziamenti europei possono essere suddivisi in due macro categorie: fondi diretti e fondi indiretti, a seconda che la gestione avvenga in maniera centralizzata o meno.
Dato che in blog precedenti abbiamo trattato i fondi strutturali a gestione indiretta, oggi ci concentreremo sui fondi diretti.
I fondi a gestione diretta sono fondi gestiti centralmente e direttamente dalla Commissione europea la quale eroga i contributi per progetti selezionati a seguito di pubblicazione di bandi di gara o inviti a presentare proposte.
Questi fondi sono gestiti direttamente dalla CE in quanto il trasferimento del contributo di progetto al soggetto beneficiario avviene direttamente dalla CE o da un organismo che la rappresenta, senza passare quindi per un organismo intermedio (es. Ministeri, Stati o Regioni) come avviene per i fondi indiretti.
Inoltre, sono fondi gestiti centralmente dalla CE in quanto è proprio quest’ultima che gestisce tutte le procedure relative alla selezione, assegnazione, Audit e controllo.
I fondi diretti vanno a finanziare generalmente progetti di più ampio respiro i quali hanno l’obiettivo di raggiungere gli scopi politici dell’UE in diversi settori.
Tali progetti, per un principio generale, oltre a perseguire un interesse dell’Unione Europea in un determinato campo, devono anche possedere un elevato valore innovativo e un valore aggiunto europeo, dimostrando cioè che in assenza del finanziamento il progetto non potrebbe essere realizzato oppure non avrebbe lo stesso impatto.
Questi programmi riguardano una grande varietà di temi, categorie di beneficiari e modalità di implementazione.
I principali programmi previsti per la nuova programmazione 2021 – 2027 sono:
Horizon Europe: programma quadro per la ricerca e l’innovazione. Successore di Horizon 2020, si presenta con una dotazione finanziaria pari a 95,5 miliardi di euro;
LIFE: è il programma dell’UE che finanzia progetti che hanno come obiettivo interventi a favore del clima e dell’ambiente. La dotazione finanziaria è pari a 132 milioni di euro;
FAMI: programma che si pone l’obiettivo di promuovere una gestione integrata dei flussi migratori. Finanzia quindi tutti quei progetti che sostengono l’asilo politico, l’integrazione e il rimpatrio. La dotazione finanziaria del fondo è pari a € 399 milioni di euro;
Creative Europe: il programma investe in tutti quei progetti che si pongono come obiettivo il rafforzamento delle diversità culturali e rispondono alle sfide dei settori culturali e creativi. La dotazione finanziaria del fondo è pari a 2,44 miliari di euro;
Erasmus+: promuove l’istruzione e la formazione inclusive e di alta qualità; per il periodo 2021 – 2027 il programma dispone di una dotazione finanziaria pari a 28,4 miliardi di euro;
InvestEU: ha come obiettivo quello di sostenere gli investimenti all’interno dell’UE. Il programma ha una dotazione finanziaria pari a 26,2 miliardi di euro;
EU4Health: obiettivo principale di questo programma è quello di migliorare e promuovere la salute umana integrando le politiche degli Stati membri. La dotazione finanziaria del fondo è pari a 5,35 miliardi di euro;
Fondo europeo per la difesa: programma che sostiene la ricerca e lo sviluppo collaborativo di tecnologie e profetti per la difesa all’interno dell’UE. La dotazione finanziaria è pari a 11,5 miliardi di euro;
Europa digitale: programma che finanzia progetti che mirano all’innovazione digitale con lo scopo di rafforzare la sovranità tecnologica europea di immettere sul mercato soluzioni digitali a favore dei cittadini, delle imprese e della PA. La dotazione finanziaria del fondo è pari a 1,98 miliardi di euro.
È importante ricordare che i fondi diretti non coprono necessariamente il 100% della spesa sostenuta.
Di conseguenza potrebbe essere necessario disporre di capitali aggiuntivi per poter accedere al finanziamento.
Inoltre, per poter accedere a questa tipologia di fondi quasi sempre si rende necessaria la costituzione di un partenariato transnazionale. In particolare, è necessario che i progetti proposti alla Commissione Europea coinvolgano imprese o enti stabiliti in almeno due stati UE differenti.
Per l’individuazione di potenziali partner di progetto, ci si può servire degli strumenti di ricerca messi a disposizione dall’Unione Europea, tra cui quelli dell’Executive Agency for Smes (EASME) e dell’Agency for the promotion of European Research.
Possono presentare domanda per l’erogazione di fondi diretti solo le persone giuridiche, come ad esempio: associazione, organizzazioni non governative, università, Enti pubblici e Locali, PMI, etc.
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