La rendicontazione delle spese di progetti finanziati dal PNRR prevede delle procedure che in alcuni casi si differenziano in relazione alle diverse Misure su cui ricadono in funzione sia degli strumenti adottati, sia della documentazione dichiarativa richiesta. Tutte le spese devono confluire nella piattaforma ReGiS del MEF, ma spesso ciò avviene attraverso piattaforme intermedie come FUTURA e AT WORK.
In generale, le spese devono essere giustificate da:
Il principio DNSH si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.
Il principio del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, garantendo che gli investimenti siano realizzati senza pregiudicare le risorse ambientali.
A questo scopo il Regolamento (UE) 241/2021, istitutivo del Dispositivo di Ripresa e Resilienza, dispone che possano essere finanziate, nell’ambito dei singoli Piani nazionali, soltanto le misure che rispettino il principio DNSH, introdotto dal Regolamento (UE) 2020/852, il cd. “Regolamento Tassonomia”.
Si parla di tassonomia delle attività economiche sostenibili per indicare una classificazione delle attività sulla base del loro impatto su sei obiettivi ambientali. In particolare, in base all’art. 17 del Regolamento ...
L’ammissibilità delle spese finanziate dal PNRR è definita innanzi tutto dall’inerenza delle stesse agli obiettivi previsti per gli interventi e dal rispetto dei vincoli definiti dalla Missione, Componente e Investimento PNRR di riferimento, nonché dagli Avvisi pubblici correlati. Le spese devono essere sostenute conformemente alla normativa comunitaria e nazionale vigente, in linea con il Decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 2018, n. 22, che stabilisce i criteri sull'ammissibilità delle spese per i programmi cofinanziati dai Fondi strutturali e di investimento europei (SIE) per il periodo di programmazione 2014/2020.
Per ogni spesa sostenuta, è necessario rispettare i seguenti requisiti:
Grazie alla partenza del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – e la nuova Programmazione dei finanziamenti europei per la coesione 2021 – 2027, l’Italia potrà beneficiare di ingenti somme per lo sviluppo e la crescita economica, politica, sociale e culturale.
Più nello specifico sono previsti 235,14 miliardi di euro per il PNRR e 43,46 miliardi di euro nella Programmazione dei finanziamenti europei per la coesione 2021 – 2027 a favore dell’Italia.
Sono pertanto all’avvio diversi bandi che fanno riferimento a diversi programmi finalizzati allo sviluppo e alla crescita del Paese, nonché alla coesione europea.
È dunque evidente l’enorme opportunità che si viene a creare per tutti coloro che hanno idee progettuali da mettere in atto, soprattutto quando queste incontrano le direttrici attraverso le quali si fondano i programmi.
Sia il PNRR che la nuova Programmazione europea per la coesione hanno una matrice europea e quindi fanno riferimento ai regolamenti europei che ne ...
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