Il criterio di indipendenza esteso a tutti i fornitori nei progetti finanziati dal PNRR

audit progetti finanziati criterio di indipendenza linee guida anac nextgenerationeu pnrr Sep 30, 2025
Controllore finanziario

Nei progetti finanziati con risorse pubbliche, e in particolare con i fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), il concetto di indipendenza va ben oltre l'imparzialità del revisore. Non è più sufficiente che l'audit finale sia condotto da un soggetto terzo neutrale; l'intero processo, dalla pianificazione all'esecuzione, deve essere immune da qualsiasi potenziale conflitto di interessi.

Questo principio si estende in modo rigoroso a tutti i fornitori, appaltatori e consulenti che entrano a far parte della catena di esecuzione del progetto. Il motivo è chiaro: l'indipendenza è una garanzia di integrità che assicura la massima trasparenza nell'uso delle risorse pubbliche.

Il PNRR, in quanto gestore di fondi NextGenerationEU, impone un livello di controllo senza precedenti per prevenire frodi, corruzione e, appunto, i conflitti di interessi. Per un ente beneficiario, questo si traduce in un obbligo di diligenza rafforzata nella selezione di ogni partner esterno.

L'indipendenza in questo contesto significa che i fornitori selezionati non devono avere legami di natura finanziaria, professionale, o familiare che possano anche solo potenzialmente influenzare l'assegnazione dell'incarico o le condizioni contrattuali.

Il principio di indipendenza è richiamato in diverse fonti:

  • Codice dei contratti pubblici (D.Lgs. 36/2023), che impone l’assenza di conflitti di interesse nei rapporti contrattuali.
  • Regolamenti europei sul Next Generation EU, che prevedono controlli stringenti sulla correttezza delle spese.
  • Linee guida ANAC e documenti attuativi del PNRR, che raccomandano la verifica dell’indipendenza in fase di selezione e rendicontazione.

In particolare, le Linee guida per la rendicontazione del PNRR sottolineano che ogni spesa sostenuta deve essere giustificata da un rapporto contrattuale trasparente, tracciabile e privo di condizionamenti.

Le verifiche essenziali riguardano due ambiti interconnessi:

  1. Regole di affidamento: ogni contratto, per beni o servizi, deve rispettare i principi di trasparenza, concorrenza, rotazione e parità di trattamento stabiliti dal Codice dei Contratti Pubblici. Un fornitore che ottiene un appalto senza una procedura competitiva adeguata (laddove richiesta) viola il principio di indipendenza del processo di selezione.
  2. Rapporti personali/societari: l'indipendenza viene meno se il fornitore è in qualche modo controllato o collegato all'ente beneficiario, ai suoi amministratori, ai dirigenti del progetto o al personale coinvolto nella valutazione delle offerte.

Per assicurare l'indipendenza di ogni fornitore, il PNRR ha reso obbligatoria l'acquisizione di specifiche dichiarazioni. Ogni soggetto che intende partecipare a una procedura di affidamento (o che è già stato selezionato per un affidamento diretto, se consentito) deve rilasciare una Dichiarazione di assenza di conflitto di interessi.

Questa dichiarazione attesta che:

  • Non esistono rapporti finanziari o professionali che possano influenzare il processo decisionale.
  • Non esistono legami di parentela o affinità con il personale dell'ente beneficiario coinvolto nelle fasi di selezione, valutazione o gestione del contratto.
  • Il fornitore o i suoi rappresentanti non hanno partecipato alla fase di preparazione o definizione del progetto in un modo che possa conferire loro un vantaggio ingiusto.

L'acquisizione e la corretta conservazione di questa dichiarazione da parte del beneficiario non è solo un atto burocratico, ma la prima linea di difesa in caso di un successivo controllo da parte degli organismi di verifica (MIM, MEF, Corte dei Conti).

I controlli, nell’ambito degli audit di primo e di secondo livello, sono chiamati a verificare le dichiarazioni di assenza di conflitto di interessi rilasciate dai soggetti beneficiari e in casi specifici di verificarne l’effettività soprattutto si ravvisino elementi tali da destare dubbi al riguardo.

Se in fase di verifica viene accertato un conflitto di interessi non dichiarato o una violazione del principio di indipendenza nella scelta del fornitore:

  • La spesa può essere considerata totalmente inammissibile e il contributo revocato per quella specifica voce.
  • In casi di frode o irregolarità gravi, l'intera operazione o l'ente beneficiario possono essere soggetti a sanzioni e a un potenziale taglio definitivo del finanziamento.

 

 

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