I fondi strutturali e di investimento europei, anche detti fondi SIE, rappresentano lo strumento principale che l’UE utilizza per raggiungere gli obiettivi della sua politica di coesione economica, sociale e territoriale la quale ha lo scopo di ridurre il divario tra le varie regioni europee.
Per questo motivo, a differenza dei fondi europei diretti che di solito coinvolgono progetti di ampio respiro, i fondi indiretti vengono generalmente utilizzati per rispondere alle esigenze di specifici territori, più o meno grandi, individuati all’interno del progetto.
Questi fondi, a differenza dei fondi diretti non sono gestiti dalla Commissione Europea ma da enti intermedi quali gli stati membri, che gestiscono i fondi sulla base di un accordo di partenariato.
La Commissione Europea si limita a definire gli obiettivi generali e i target che devono essere raggiunti, spetterà poi agli stati membri definire le modalità per l’attuazione attraverso un organismo nazionale, regionale o locale.
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La formazione professionale è considerato uno dei fattori essenziali sia per la crescita delle imprese a livello competitivo, sia per l’abbattimento della disoccupazione e l’inserimento attraverso dei percorsi di apprendistato personale preparato nel modo del lavoro.
Esistono dunque diverse modalità di contribuzione alla formazione professionale. La parte preponderante, riservata alle aziende, è quella che deriva dai Fondi Paritetici Interprofessionali. Questi sono degli enti promossi dalle organizzazioni sindacali e datoriali gestiscono quella parte di contribuzione, pari allo 0,30% della retribuzione dei dipendenti, che per legge viene destinata o all’INPS, o sulla base di una specifica indicazione da parte dell’azienda ad uno dei tanti Fondi Paritetici Interprofessionali.
Questi, pertanto, agendo come soggetti gestori di tali contribuzioni attraverso bandi e regolamenti, destinano tali risorse alla formazione dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo, consentendo quindi di re...
Grazie alla partenza del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – e la nuova Programmazione dei finanziamenti europei per la coesione 2021 – 2027, l’Italia potrà beneficiare di ingenti somme per lo sviluppo e la crescita economica, politica, sociale e culturale.
Più nello specifico sono previsti 235,14 miliardi di euro per il PNRR e 43,46 miliardi di euro nella Programmazione dei finanziamenti europei per la coesione 2021 – 2027 a favore dell’Italia.
Sono pertanto all’avvio diversi bandi che fanno riferimento a diversi programmi finalizzati allo sviluppo e alla crescita del Paese, nonché alla coesione europea.
È dunque evidente l’enorme opportunità che si viene a creare per tutti coloro che hanno idee progettuali da mettere in atto, soprattutto quando queste incontrano le direttrici attraverso le quali si fondano i programmi.
Sia il PNRR che la nuova Programmazione europea per la coesione hanno una matrice europea e quindi fanno riferimento ai regolamenti europei che ne ...
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