La rendicontazione delle spese di progetti finanziati dal PNRR prevede delle procedure che in alcuni casi si differenziano in relazione alle diverse Misure su cui ricadono in funzione sia degli strumenti adottati, sia della documentazione dichiarativa richiesta. Tutte le spese devono confluire nella piattaforma ReGiS del MEF, ma spesso ciò avviene attraverso piattaforme intermedie come FUTURA e AT WORK.
In generale, le spese devono essere giustificate da:
La documentazione deve essere conservata ed esibita su richiesta degli organi di controllo. Per le Università statali, gli Enti pubblici di ricerca e le Istituzioni statali AFAM, in conformità al DL 13/2023, la rendicontazione prevede la trasmissione di un'attestazione sull'esito delle procedure di controllo e delle check-list, in luogo della documentazione giustificativa dettagliata, che deve comunque essere disponibile per eventuali verifiche. Molti progetti, tra cui i bandi a cascata, prevedono un audit da parte di un revisore legale che asseveri le spese rendicontate.
Le spese ammissibili devono essere effettivamente sostenute e comprovate, tracciabili, pertinenti e imputabili al progetto, e non devono aver già beneficiato di altro finanziamento (non cumulabilità). I giustificativi di spesa devono riportare il riferimento alla Misura e alla Componente del PNRR a cui il progetto si riferisce, il codice del progetto, il CUP e il CIG (ove necessario). È necessario istituire una contabilità separata o una codificazione contabile adeguata al progetto.
Le modalità di rendicontazione del personale dipendono dall'Avviso di riferimento (D.D. 104/2022 o D.D. 1409/2022) e possono essere a “costi reali” o a “costi standard”. Per il personale assunto a tempo determinato specificamente per il progetto, è necessaria una selezione pubblica e il contratto non deve gravare su altri fondi pubblici vincolati.
Le altre tipologie di spesa devono riferirsi specificatamente al progetto e non possono essere rendicontati costi indiretti e spese generali di amministrazione.
Fattori importanti nella scelta dei fornitori sono la selezione nel rispetto della normativa vigente sugli appalti pubblici, il principio di indipendenza, l’identificazione del titolare effettivo e l’assolvimento dell’antimafia.
Il Soggetto Attuatore / Beneficiario è soggetto a controlli di regolarità amministrativo-contabile e sul rispetto delle condizionalità del PNRR (DNSH, principi trasversali). Il MUR effettua verifiche formali e amministrative (on desk) sulla documentazione trasmessa. Possono essere effettuate anche verifiche in loco. In caso di irregolarità, il MUR si riserva la facoltà di revocare il contributo. Il Soggetto Attuatore deve effettuare un autocontrollo del Rendiconto di Progetto, utilizzando le check-list fornite dal MUR.
È necessario rispettare i principi trasversali del PNRR (parità di genere, giovani, superamento divari territoriali) e il principio di non arrecare danno significativo all’ambiente – DNSH (Do Not Significant Harm) -. Per il DNSH, è richiesta una specifica dichiarazione di conformità da allegare alle relazioni tecnico-scientifiche.
Tutta la documentazione prodotta deve riportare i riferimenti ai loghi istituzionali, al PNRR e la dicitura “Finanziato dall'Unione europea – Next Generation EU”. I beneficiari devono rendere nota l’origine dei fondi e garantirne la visibilità.
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