Il calcolo dei costi del personale

Uncategorized Nov 07, 2024

Nei progetti finanziati la maggior parte del budget è rappresentato dai costi del personale impiegato sul progetto. Tra i vari programmi di finanziamento esistono modalità diverse di valorizzazione dei costi del personale, che vanno da un costo orario effettivo ad un costo standard.

Nella nuova programmazione dei fondi europei 2021 – 2027, come conseguenza dell’intento di mettere in atto procedure semplificate, è sempre più presente la modalità di rendicontazione mediante costi standard. Ciò non toglie però la necessità di dover valorizzare le risorse umane impegnate sul progetto finanziato.

Pertanto, partendo ad analizzare i costi del personale basati sul costo orario, ci si trova a dover determinare sia il costo lordo annuale della risorsa dedicata al progetto, sia il numero di ore lavorabili o lavorate nell’intero anno.

Infatti, dal rapporto tra i due valori si ottiene il costo orario che poi dovrà essere moltiplicato per le ore lavorate sul progetto derivanti dai timesheet mensi...

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I contratti di sovvenzione

Tutti i progetti finanziati fanno necessariamente riferimento ad un contratto di sovvenzione che regolamenta le specificità di ciò che verrà assoggettato a contributo e le condizioni di ammissibilità.

Il contratto di sovvenzione, che nei progetti europei assume le denominazioni o di grant agreement, o di subvention agreement, definisce dunque le condizioni e le modalità di erogazione di un contributo finalizzato ad un determinato progetto ritenuto finanziabile.

Questo tipo di accordo gioca un ruolo cruciale nel mondo del finanziamento pubblico e privato, in quanto stabilisce le modalità e le condizioni che regolano l'erogazione e l'utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione di un beneficiario specifico.

Da un lato, il contratto tutela l'ente finanziatore, che può essere un'istituzione pubblica, come l'Unione Europea, un governo nazionale o regionale, o un'organizzazione privata che ha interesse a sostenere progetti che rispondano a determinati obiettivi o priorità strat...

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Come dimostrare l’assenza del doppio finanziamento

Uno dei principi generali che regolano i finanziamenti pubblici è determinato dal divieto di doppio finanziamento sulla stessa spesa. Questo principio si muove di pari passo con il divieto di realizzare del lucro attraverso finanziamenti pubblici derivanti dalla copertura totale o parziale di spese.

Infatti, laddove ci trovassimo ad utilizzare una stessa spesa su più rendicontazioni che prevedano il riconoscimento di un contributo, nel caso di copertura parziale, il rischio di infrangere i suddetti principi è potenziale. Il rischio diventa certo nel caso di copertura totale

Il 100% di una spesa può essere parzialmente coperto da un contributo, ad esempio nella percentuale del 30%. In tal caso il restante 70% può essere o coperto dall’autofinanziamento con risorse proprie del beneficiario, o mediante un’ulteriore copertura da parte di un altro sovventore nella misura massima del 70%. Se infatti si superasse il 70%, ad esempio con un 80%, ci si troverebbe ad infrangere sia il principio...

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Le sovvenzioni a LUMP SUM in Horizon Europe

Una delle innovazioni introdotte da Horizon Europe riguarda l'adozione del finanziamento a lump sum in alcune linee del programma dedicate al sostegno dei progetti di ricerca, in sostituzione del tradizionale finanziamento a costi reali. Questa scelta è motivata dall'intento di semplificare la gestione amministrativa e di focalizzare l'attenzione sui risultati effettivamente conseguiti.

Attraverso l’applicazione della lump sum viene di fatto eliminata la rendicontazione a costi reali, facilitando l'accesso al programma, specialmente per le piccole organizzazioni e i nuovi partecipanti, che potrebbero non avere l'esperienza necessaria per gestire le complesse regole sui costi effettivi.

Sono disponibili due opzioni per definire le sovvenzioni a lump sum:

  1. l’importo è stabilito dalla Commissione nel bando e il budget deve corrispondere a tale importo. Le proposte devono descrivere gli sforzi e le risorse che i candidati intendono mobilitare per raggiungere questo importo. I candidati
  2. ...
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Nuovi limiti per il regime del “de minimis”

Il 13 dicembre 2023, l’Unione Europea ha introdotto due nuovi regolamenti che riguardano gli aiuti “de minimis”. Il primo, il regolamento 2023/2831, sostituisce il precedente regolamento 2013/1407, mentre il secondo, il regolamento 2023/2832, riguarda gli aiuti “de minimis” concessi alle imprese che erogano servizi di interesse economico generale (SIEG) quali a titolo di esempio energia, rifiuti, telecomunicazioni, ecc,, sostituendo il precedente regolamento 360/2012.

 

Gli aiuti “de minimis” sono sostegni statali di piccola entità, tali da non influenzare gli scambi tra gli Stati membri e da non distorcere o minacciare di distorcere la concorrenza. Questi aiuti permettono agli Stati di supportare certi settori o imprese attraverso la concessione di aiuti di modesta entità, senza dover attendere un’autorizzazione da parte della Commissione, semplificando e accelerando così le procedure. Gli aiuti “de minimis” rappresentano quindi un’eccezione alla regola generale del Trattato sul Fun...

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Do No Significant Harm - DNSH

Il principio DNSH si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.

Il principio del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, garantendo che gli investimenti siano realizzati senza pregiudicare le risorse ambientali.

A questo scopo il Regolamento (UE) 241/2021, istitutivo del Dispositivo di Ripresa e Resilienza, dispone che possano essere finanziate, nell’ambito dei singoli Piani nazionali, soltanto le misure che rispettino il principio DNSH, introdotto dal Regolamento (UE) 2020/852, il cd. “Regolamento Tassonomia”.

Si parla di tassonomia delle attività economiche sostenibili per indicare una classificazione delle attività sulla base del loro impatto su sei obiettivi ambientali. In particolare, in base all’art. 17 del Regolamento ...

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Il programma HORIZON EUROPE

Il programma Horizon Europe è il programma chiave dei finanziamenti europei per la ricerca e l’innovazione con un budget di 95,5 miliardi di euro.

Il programma intende: contrastare i cambiamenti climatici, contribuire a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, promuovere la competitività e la crescita dell'Unione, facilitare la collaborazione e rafforza l'impatto della ricerca e dell'innovazione nello sviluppo, nel sostegno e nell'attuazione delle politiche dell'UE e affrontare al contempo le sfide globali, sostenere la creazione e la migliore diffusione di conoscenze e tecnologie d'eccellenza; creare posti di lavoro, attingere appieno al bacino di talenti dell'UE, stimolare la crescita economica, promuovere la competitività industriale e ottimizzare l'impatto degli investimenti nell'ambito di uno Spazio europeo della ricerca rafforzato.

CLUSTER 1: SALUTE 8 miliardi

Obiettivo del cluster ‘Salute’ è migliorare e proteggere la salute e il benessere dei ci...

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INTERREG ALPINE SPACE 2021-2027

Il programma di cooperazione Interreg Alpine Space promuove la cooperazione dei paesi facenti parte del programma. I paesi europei coinvolti sono: Francia, Austria; Germania, Italia, Liechtenstein, Slovenia e Svizzera.

Priorità 1: Spazio Alpino verde e resiliente al clima

Promuovere l’adattamento ai cambiamenti climatici, migliorare la protezione e la conservazione della natura, della biodiversità e delle infrastrutture verdi.

Priorità 2: Spazio Alpino ad impatto zero e attento alle risorse

Promuovere l’efficienza energetica, la riduzione delle emissioni di gas serra, la transizione verso un’economia circolare ed efficiente in riferimento alle risorse.

Priorità 3: Innovazione e digitalizzazione a supporto dello spazio Alpino

Sviluppare la capacità di ricerca e innovazione adottando tecnologie avanzate, opportunità di lavoro nuove e innovative.

Priorità 4: Cooperazione nella gestione e sviluppo dello spazio Alpino

Migliorare le strutture di cooperazione, favorire progetti innov...

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INTERREG CENTRAL EUROPE 2021-2027

Uncategorized Feb 14, 2024

Il programma Interreg CENTRAL EUROPE è un programma transnazionale europeo che intende rafforzare l’innovazione regionale, promuovere strategie a basse emissioni di carbonio, proteggere e valorizzare le risorse naturali e culturali, migliorare i collegamenti di trasporto sostenibili.

L’area interessata dal programma coinvolge 9 Stati membri dell’Unione Europea: tutte le regioni di Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Slovenia, Slovacchia e Ungheria, determinate regioni della Germania (Baden-Württemberg, Bayern, Berlin, Brandenburg, Mecklenburg, Vorpommern, Sachsen, Sachsen-Anhalt, Thüringen e Braunschweig) e dell’Italia (Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e di Bolzano).

La dotazione complessiva del programma è di circa 247 milioni con una quota di cofinanziamento comunitario del 80%, per soddisfare le seguenti 4 priorità:

  1. Cooperazione rafforzata per un’Europa centrale più intelligente e competit...
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L'utilizzo del CUP (Codice Unico di Progetto) nei Progetti Finanziati

Il Codice Unico di Progetto (CUP) è uno strumento fondamentale nel contesto dei progetti finanziati, fornendo un identificativo univoco per ciascuna iniziativa. Questo codice è cruciale per garantire la trasparenza, la tracciabilità e la corretta gestione delle risorse assegnate. In questo articolo, esploreremo l'importanza del CUP e come viene utilizzato nei progetti finanziati.

 

Cos'è il CUP?

Il Codice Unico di Progetto (CUP) è un codice alfanumerico univoco che identifica un progetto d'investimento pubblico ed è lo strumento cardine per il funzionamento del Sistema di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici (MIP). La sua richiesta è obbligatoria per tutta la "spesa per lo sviluppo", inclusi i progetti realizzati utilizzando risorse provenienti da bilanci di enti pubblici o di società partecipate, direttamente o indirettamente, da capitale pubblico e quelli realizzati con operazioni di finanza di progetto, "pura" o "assistita", o comunque che coinvolgono il patrimonio pubblico, ...

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