Nel mese di dicembre 2024 la Presidenza del Consiglio dei Ministri -Dipartimento per le politiche di coesione e per il Sud ha effettuato un aggiornamento (versione 1.2) del Manuale per la rendicontazione ed i controlli in relazione alla spesa dei programmi CTE 2021 – 2027.
Gli aggiornamenti più rilevanti riguardano la definizione della categoria dei costi di personale, soprattutto per i cosiddetti contratti atipici e i lavoratori autonomi, l’ammissibilità dell’IRAP e le condizioni di eleggibilità delle spese di viaggio in valore percentuale dei costi del personale.
I costi del personale sono dati dai costi del lavoro lordi relativi al personale alle dipendenze del partner Interreg sostenuti per il progetto ammesso a finanziamento.
Il personale può essere già alle dipendenze del beneficiario o assunto specificamente per lavorare al progetto. Inoltre, può essere assunto a tempo pieno dal beneficiario per la realizzazione delle attività progettuali (vale a dire che il dipendente spen
...Nei progetti finanziati spesso sono previste delle misure selettive per gli affidamenti di servizi e di lavori o per l’acquisto di forniture più restrittive rispetto al Codice vigente sugli appalti.
Nello specifico, vengono previste delle selezioni tra almeno 3 operatori qualificati per importi superiori a soglie di 5 o 10 mila euro. In questi casi, non solo i beneficiari pubblici dovranno attenersi al rispetto di tali procedure, ma anche i beneficiari privati saranno chiamati a dimostrare di aver correttamente messo in atto quanto previsto dal regolamento del programma.
Nel caso in cui il programma che finanzia il progetto non preveda procedure selettive, è possibile procedere mediante l’affidamento diretto ai sensi dell’articolo 50 del Dlgs 36/2023 (Codice appalti).
L'affidamento diretto è una procedura semplificata che consente di assegnare un contratto senza avviare un confronto competitivo. Questa modalità è applicabile per lavori di importo inferiore a 150.000 euro e per servi...
Tutti gli enti beneficiari delle quote del 5 per mille sono obbligati a redigere, entro un anno dalla ricezione delle somme, un rendiconto dettagliato, chiaro e trasparente, accompagnato da una relazione illustrativa che ne evidenzi la destinazione e l’utilizzo.
Gli enti che ricevono un importo pari o superiore a 20.000 euro devono trasmettere il rendiconto e la relazione all’amministrazione competente entro 30 giorni dalla scadenza prevista per la redazione del rendiconto, per consentire il controllo. Questi enti devono inoltre pubblicare tali documenti sul proprio sito web entro 30 giorni dalla scadenza del termine di invio, notificandolo all’amministrazione erogatrice entro i successivi 7 giorni. Per gli enti che ricevono meno di 20.000 euro, la pubblicazione è facoltativa.
Il Decreto direttoriale n. 488 del 22 settembre 2021 ha definito le linee guida per la rendicontazione del 5 per mille destinato agli enti del Terzo settore. Il successivo Decreto direttoriale n. 396 del 13 dic...
In gran parte dei progetti finanziati sono previsti i controlli di primo livello, anche definiti come audit o revisioni dei rendiconti di spesa. Tali controlli devono essere realizzati da parte di revisori legali iscritti al registro del Ministero dell’Economia e Finanze.
La selezione e dunque la scelta del controllore di primo livello, talvolta anche indicato come FLC – First Level Controller -, spetta allo stesso soggetto beneficiario. Ciò non toglie il fatto che il controllore dovrà essere indipendente rispetto al beneficiario per agire con imparzialità nella propria attività di revisione.
Il controllo di primo livello spesso riguarda il 100% delle spese rendicontante, ma oggi in molti progetti europei, tra cui recentemente gli Interreg, è previsto il campionamento delle spese da verificare sulla base di criteri che definiscono la rappresentatività rispetto al presunto livello di rischio che riguarda la singola categoria di spesa. Sia nei controlli al 100% che per quelli sulla bas...
Nei progetti finanziati la maggior parte del budget è rappresentato dai costi del personale impiegato sul progetto. Tra i vari programmi di finanziamento esistono modalità diverse di valorizzazione dei costi del personale, che vanno da un costo orario effettivo ad un costo standard.
Nella nuova programmazione dei fondi europei 2021 – 2027, come conseguenza dell’intento di mettere in atto procedure semplificate, è sempre più presente la modalità di rendicontazione mediante costi standard. Ciò non toglie però la necessità di dover valorizzare le risorse umane impegnate sul progetto finanziato.
Pertanto, partendo ad analizzare i costi del personale basati sul costo orario, ci si trova a dover determinare sia il costo lordo annuale della risorsa dedicata al progetto, sia il numero di ore lavorabili o lavorate nell’intero anno.
Infatti, dal rapporto tra i due valori si ottiene il costo orario che poi dovrà essere moltiplicato per le ore lavorate sul progetto derivanti dai timesheet mensi...
Tutti i progetti finanziati fanno necessariamente riferimento ad un contratto di sovvenzione che regolamenta le specificità di ciò che verrà assoggettato a contributo e le condizioni di ammissibilità.
Il contratto di sovvenzione, che nei progetti europei assume le denominazioni o di grant agreement, o di subvention agreement, definisce dunque le condizioni e le modalità di erogazione di un contributo finalizzato ad un determinato progetto ritenuto finanziabile.
Questo tipo di accordo gioca un ruolo cruciale nel mondo del finanziamento pubblico e privato, in quanto stabilisce le modalità e le condizioni che regolano l'erogazione e l'utilizzo delle risorse finanziarie messe a disposizione di un beneficiario specifico.
Da un lato, il contratto tutela l'ente finanziatore, che può essere un'istituzione pubblica, come l'Unione Europea, un governo nazionale o regionale, o un'organizzazione privata che ha interesse a sostenere progetti che rispondano a determinati obiettivi o priorità strat...
Uno dei principi generali che regolano i finanziamenti pubblici è determinato dal divieto di doppio finanziamento sulla stessa spesa. Questo principio si muove di pari passo con il divieto di realizzare del lucro attraverso finanziamenti pubblici derivanti dalla copertura totale o parziale di spese.
Infatti, laddove ci trovassimo ad utilizzare una stessa spesa su più rendicontazioni che prevedano il riconoscimento di un contributo, nel caso di copertura parziale, il rischio di infrangere i suddetti principi è potenziale. Il rischio diventa certo nel caso di copertura totale
Il 100% di una spesa può essere parzialmente coperto da un contributo, ad esempio nella percentuale del 30%. In tal caso il restante 70% può essere o coperto dall’autofinanziamento con risorse proprie del beneficiario, o mediante un’ulteriore copertura da parte di un altro sovventore nella misura massima del 70%. Se infatti si superasse il 70%, ad esempio con un 80%, ci si troverebbe ad infrangere sia il principio...
Una delle innovazioni introdotte da Horizon Europe riguarda l'adozione del finanziamento a lump sum in alcune linee del programma dedicate al sostegno dei progetti di ricerca, in sostituzione del tradizionale finanziamento a costi reali. Questa scelta è motivata dall'intento di semplificare la gestione amministrativa e di focalizzare l'attenzione sui risultati effettivamente conseguiti.
Attraverso l’applicazione della lump sum viene di fatto eliminata la rendicontazione a costi reali, facilitando l'accesso al programma, specialmente per le piccole organizzazioni e i nuovi partecipanti, che potrebbero non avere l'esperienza necessaria per gestire le complesse regole sui costi effettivi.
Sono disponibili due opzioni per definire le sovvenzioni a lump sum:
Il 13 dicembre 2023, l’Unione Europea ha introdotto due nuovi regolamenti che riguardano gli aiuti “de minimis”. Il primo, il regolamento 2023/2831, sostituisce il precedente regolamento 2013/1407, mentre il secondo, il regolamento 2023/2832, riguarda gli aiuti “de minimis” concessi alle imprese che erogano servizi di interesse economico generale (SIEG) quali a titolo di esempio energia, rifiuti, telecomunicazioni, ecc,, sostituendo il precedente regolamento 360/2012.
Gli aiuti “de minimis” sono sostegni statali di piccola entità, tali da non influenzare gli scambi tra gli Stati membri e da non distorcere o minacciare di distorcere la concorrenza. Questi aiuti permettono agli Stati di supportare certi settori o imprese attraverso la concessione di aiuti di modesta entità, senza dover attendere un’autorizzazione da parte della Commissione, semplificando e accelerando così le procedure. Gli aiuti “de minimis” rappresentano quindi un’eccezione alla regola generale del Trattato sul Fun...
Il principio DNSH si basa su quanto specificato nella “Tassonomia per la finanza sostenibile”, adottata per promuovere gli investimenti del settore privato in progetti verdi e sostenibili nonché contribuire a realizzare gli obiettivi del Green Deal.
Il principio del “non arrecare un danno significativo” all’ambiente nasce per coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, garantendo che gli investimenti siano realizzati senza pregiudicare le risorse ambientali.
A questo scopo il Regolamento (UE) 241/2021, istitutivo del Dispositivo di Ripresa e Resilienza, dispone che possano essere finanziate, nell’ambito dei singoli Piani nazionali, soltanto le misure che rispettino il principio DNSH, introdotto dal Regolamento (UE) 2020/852, il cd. “Regolamento Tassonomia”.
Si parla di tassonomia delle attività economiche sostenibili per indicare una classificazione delle attività sulla base del loro impatto su sei obiettivi ambientali. In particolare, in base all’art. 17 del Regolamento ...
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