Le partnership all’interno dei progetti finanziati

Nell’ambito dei progetti finanziati europei è quasi sempre necessario presentarsi attraverso un partenariato, cioè mediante un’aggregazione di soggetti aventi caratteristiche idonee e complementari per dar vita ad un progetto e a portarlo a compimento secondo gli obiettivi prefissati.

Oltre, dunque, alla componente della transnazionalità che risponde ad un principio comunitario di aggregazione di soggetti all’interno dell’Unione Europea, il partenariato risponde alla necessità di far collaborare entità diverse specializzate ciascuna in uno specifico contesto.

Grazie infatti alla complementarietà, come ad esempio nel caso di un ente di ricerca che studia e inventa e un’azienda che sperimenta e industrializza, si ottiene quel completamento conoscitivo e operativo che consente di raggiungere l’obiettivo finale di progetto.

In considerazione del fatto che le domande di contributo relative a progetti prevedono nella fase di valutazione anche la verifica dell’adeguatezza dei soggetti proponenti in funzione delle loro capacità operative, finanziarie e gestionali, è fondamentale dedicare molta attenzione alla fase aggregativa antecedente la candidatura. Sulla base di propri network, ma anche attraverso dei contatti all’occasione instaurati, si dovrà costruire il miglior partenariato sia dal punto di vista dell’attuazione operativa del progetto, ma anche nel bilanciamento dei ruoli che verranno ricoperti da ciascuno dei singoli componenti.

Più soggetti, pubblici e privati, si riuniscono quindi in partenariati e mettono a disposizione le loro conoscenze, competenze e disponibilità finanziarie per la buona riuscita del progetto.

L’aggregazione formalmente avviene attraverso un rapporto contrattuale tra soggetti: i mandanti – i partner di progetto – e il mandatario – il capofila o lead partner. Tale rapporto contrattuale giuridicamente è riconducibile alla fattispecie dell’associazione temporanea tra soggetti il cui scopo è quello di svolgere un determinato progetto o attività. Pertanto, il partenariato dura finché dura il progetto e lega i soggetti che vi partecipano in funzione delle attività in capo a ciascuno all’interno del progetto stesso.

Il partenariato viene dunque formalizzato attraversato la stipula del Consortium Agreement o Partnership Agreement, un accordo in cui vengono definiti i ruoli e gli obblighi dei vari partner di progetto nonché gli accordi in ambito di diritti di proprietà intellettuale, diffusione dei risultati e tutte le modalità per la risoluzione di eventuali controversie interne.

Possiamo distinguere quattro livelli di partecipazione all’interno di un progetto:

- i partner di progetto: soggetti che stipulano il contratto con la Commissione Europea o altro donor e che partecipano attivamente alle attività di progetto per raggiungere gli obiettivi e i risultati prestabiliti.
- il Capofila o Lead Partner: è uno dei partner di progetto, ha il compito di coordinare le attività degli altri partner di progetto e costituisce il punto di contatto principale con la Commissione Europea o altro donor. Il capofila si assicura quindi che siano raggiunti tutti gli obiettivi prestabiliti, consegna i documenti progettuali al donor (report) e fa da tramite per i pagamenti ai partner di progetto;
- le Terze Parti collegate: svolgono un ruolo molto simile a quello dei partner di progetto ma non possono essere considerati tali. Esse rendicontano i costi sostenuti per la realizzazione del progetto su base reale ma non sono direttamente corresponsabile dei risultati (come i partner di progetto) e quindi hanno dei limiti nello sfruttamento di quest’ultimi. A differenza dei partner di progetto, inoltre, le Terze Parti non stipulano un contratto con la Commissione Europea ma con il partner a cui sono collegate.
- i Subcontraenti: a differenza delle terze parti collegate, essi sono dei fornitori a cui viene affidato il compito di svolgere una parte del progetto. Anche i subcontraenti non stipulano direttamente un contratto con la Commissione ma lo stipulano con il partner di progetto o con una delle terze parti collegate. Per questo motivo non sono direttamente coinvolti nel finanziamento di progetto ma vengono pagati a fronte dell'emissione di fatture. Essi devono essere preventivamente approvati dalla CE ed il budget a essi dedicato è limitato ad una percentuale (tra il 20 e il 30%).

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