Come affrontare un bando
Tutte le volte in cui ci trova di fronte a un bando grazie al quale si ritiene di poter sviluppare una propria idea progettuale ottenendo un contributo, è raccomandabile effettuare una ricognizione preventiva di alcuni aspetti determinanti per non vanificare l’impegno che spesso comporta. Infatti, rispondere a un bando, il più delle volte consiste dedicare un determinato impegno di tempo per nulla indifferente, che può anche essere dunque interpretato come investimento.
Ma come tutti gli investimenti che ci si accinge ad intraprendere è bene valutare con attenzione le probabilità del ritorno che si stimano di ottenere grazie all’approvazione della domanda.
La disamina che va fatta prevede dunque nell’ordine le seguenti attività:
- Analizzare la propria idea progettuale con quanto il bando prevede di sostenere finanziariamente, soprattutto andando a leggere con attenzione gli obiettivi che il bando stesso si prefigge di raggiungere. Andare a effettuare una proposta fuori tema è una delle principali cause di non finanziabilità di un’idea progettuale;
- Verificare i soggetti ammessi a beneficiare del contributo previsto a bando e quindi di essere titolati a presentare la domanda. In quest’ambito è opportuno porre particolare attenzione a tutte le caratteristiche previste, tra cui la forma giuridica, l’essere o il non essere a scopo di lucro, agire per conto di un partenariato singolarmente, possedere dei resiti di fatturato o economico-finanziari specifici, ecc.;
- Valutare sulla base dei minimi e massimi di contribuzione prevista la dimensione che il progetto potrà avere e di conseguenza comprendere se tale dimensionamento sia compatibile con l’idea progettuale da mettere in atto per raggiungere gli obiettivi previsti. Alcune volte, nel caso di dimensionamento contenuto, potrà essere valutata una realizzazione parziale della propria idea progettuale purché questa porti al raggiungimento di obiettivi e risultati compatibili con quelli dettati dal bando;
- Appurare le tempistiche previste dal bando se compatibili con quelle afferenti allo svolgimento del progetto. In ogni bando è previsto entro quanto dovranno essere realizzate le attività ed effettuata la rendicontazione delle spese. Se questo termine fosse troppo stringente rispetto allo svolgimento delle attività progettuali risulterebbe critico o impossibile perseguire gli obiettivi progettuali previsti;
- Analizzare le tipologie di costi ammissibili in funzione delle esigenze progettuali e valutare eventuali limitazioni alle spese tra cui spese di personale, subcontraenze, consulenze o altre in relazione alla propria struttura organizzativa e capacità di spesa. Verificare in tal senso l’eventuale ammissibilità o meno della retroattività di alcune spese;
- Valutare il contributo offerto dal bando in relazione al fabbisogno finanziario da coprire, andando a verificare l’effettiva capacità di copertura della parte di cofinanziamento. Il sottovalutare l’importo da cofinanziare può essere rischioso per la riuscita del progetto, mettendo di conseguenza a rischio il contributo stesso. In considerazione del fatto che normalmente, a parte alcuni possibili anticipi, i contributi vengono concessi a seguito di dimostrazione del sostenimento delle spese di progetto, è opportuno pianificare attentamente il fabbisogno finanziario necessario per svolgere e dunque spesare tutte le attività previste dal progetto;
- Individuare i criteri di selezione con particolare riferimento alla griglia di valutazione delle caratteristiche progettuali sia tecniche che economiche. Di fondamentale importanza per capire le possibilità di successo della propria proposta progettuale è data dal riuscire a soddisfare quanto più possibile le richieste in termini di valutazione espresse dal bando, puntando ad ottenere il massimo punteggio previsto. Laddove previsti andranno anche valutati con attenzione i criteri premiali o le proposte migliorative per l’ottenimento di un maggior punteggio complessivo. Non in ultimo, la compatibilità del budget, nel rispetto delle regole che sovraintendono il bando, potrà essere senz’altro un elemento importante per l’ottenimento dell’approvazione nell’ambito della fase selettiva;
- Sempre in ambito valutativo, è opportuno analizzare le proprie referenze rispetto a quanto richiesto dal bando in quanto l’ente erogatore tenderà a premiare soprattutto chi sia in grado di dimostrare di aver già gestito con successo dei progetti precedenti. In questo caso, laddove possibile, presentarsi con un partenariato forte di esperienze pregresse consentirà di far accrescere le probabilità di approvazione. Un ulteriore elemento di valutazione sarà dato dal gruppo di lavoro per il quale spesso verranno richiesti i curriculum vitae, almeno per i ruoli fondamentali previsti all’interno del progetto, e verrà richiesto di esplicitare il coordinamento sia con il donor, sia internamente al team di progetto;
- Verificare la documentazione richiesta al di là della stesura della domanda ponendo particolare attenzione alla forma e alle modalità. Oggi la maggior parte dei bandi viene gestita attraverso piattaforme che prevedono dunque una registrazione preventiva per ottenere l’autenticazione all’accesso e quindi alla presentazione della domanda;
- Non in ultimo, verificare la scadenza entro la quale dovrà essere inviata la domanda, pena l’esclusione. Il sottovalutare le tempistiche necessarie per realizzare la presentazione della domanda è un elemento che non sempre viene considerato con una certa attenzione, soprattutto in considerazione anche di eventuali imprevisti che possono avverarsi, ponendo a rischio lo sforzo fatto e quindi l’investimento di proprie risorse.