Ogni progetto deve essere diretto e coordinato da parte del project manager o responsabile di progetto.
Tale ruolo è dunque essenziale per mettere in atto il progetto secondo quanto è stato pianificato e soprattutto per coordinare le varie attività previste, molto spesso affidate ad altri responsabili o ad altri partner di progetto.
Più il progetto è complesso, più il ruolo del project manager è fondamentale per permettere di garantire il raggiungimento degli obiettivi attraverso l’ottenimento dei risultati attesi.
Da un lato il project manager dovrà dunque essere un conoscitore del contesto progettuale, con competenze tali da permettergli di capire e misurare l’efficacia realizzativa delle azioni previste secondo una metodologia prescelta.
Dall’altro lato, il project manager dovrà conoscere le tecniche del project management, soprattutto laddove, fin dalla domanda sono previste attività di reporting relative agli obiettivi di progetto, alle attività, ai risultati attesi, agli outp...
I bandi europei rappresentano una grande occasione per finanziare delle idee progettuali, ma non tutte le idee trovano il supporto desiderato dal contributo previsto, in quanto la selezione in fase di presentazione della domanda è sempre più competitiva.
Vediamo dunque di analizzare i principali elementi che possono portare ad avere l’approvazione del contributo previsto da un bando europeo.
In primo luogo è essenziale che l’idea progettuale sia corrispondente alle finalità del bando. Spesso i bandi perseguono uno o più obiettivi che vengono descritti e che vanno considerati con particolare attenzione.
Proporre dunque un’idea che non sia in linea con gli obiettivi del bando significa avere scarse possibilità di approvazione.
Altro elemento importante da considerare è che quasi tutti i bandi europei prevedono che la domanda sia fatta da un partenariato di soggetti beneficiari che abbiano competenze e caratteristiche organizzative adeguate e complementari per la finalizzazione degli ...
Si tratta di uno dei principali strumenti dell’UE per l’implementazione della propria politica ambientale.
Nei suoi 30 anni di vita il programma ha finanziato più di 5500 progetti in aree come la protezione della biodiversità, il miglioramento dell’acqua e della qualità dell’aria, la transizione energetica e l’economia circolare.
Il programma va visto anche come uno strumento integrativo al Green Deal Europeo, che si propone di rendere l’Europa il primo blocco di paesi ad impatto climatico nullo entro il 2050.
Il LIFE si compone per la nuova programmazione di quattro sottoprogrammi:
- Natura e biodiversità: sottoprogramma che sostiene quei progetti che promuovono le migliori prassi di tutela della natura e della biodiversità, nella prospettiva di potenziare le norme comunitarie in materia di salvaguardia ambientale;
- Economia circolare e qualità della vita: sottoprogramma che punta a facilitare la transizione verso un’economia sostenibile, circolare, energeticamente efficiente e re...
Il budget di progetto costituisce uno tra gli elementi fondamentali per l’approvazione di un finanziamento.
Oltre a determinare il fabbisogno finanziario per consentire di realizzare gli obiettivi in esso previsti, il budget di progetto dimostra la capacità previsionale da parte del richiedente di quanto necessario a dar atto alle azioni progettuali.
L’ente finanziatore, dunque, valuterà con attenzione se il budget è correttamente ponderato e sia in grado di prevedere le risorse finanziarie necessarie per permettere di realizzare quanto riportato nella parte descrittiva del progetto.
Per questo motivo, in tutti i progetti finanziati, in particolar modo in quelli finanziati dall’Unione Europea, viene richiesto di declinare il budget sia per categorie di spesa previste (spese di personale, spese di viaggio, spese per servizi, ecc.), sia per componenti e azioni progettuali (organizzazione kick-off meeting, mappature, test, missioni sul campo, organizzazione di un convegno, ecc.).
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I fondi strutturali e di investimento europei, anche detti fondi SIE, rappresentano lo strumento principale che l’UE utilizza per raggiungere gli obiettivi della sua politica di coesione economica, sociale e territoriale la quale ha lo scopo di ridurre il divario tra le varie regioni europee.
Per questo motivo, a differenza dei fondi europei diretti che di solito coinvolgono progetti di ampio respiro, i fondi indiretti vengono generalmente utilizzati per rispondere alle esigenze di specifici territori, più o meno grandi, individuati all’interno del progetto.
Questi fondi, a differenza dei fondi diretti non sono gestiti dalla Commissione Europea ma da enti intermedi quali gli stati membri, che gestiscono i fondi sulla base di un accordo di partenariato.
La Commissione Europea si limita a definire gli obiettivi generali e i target che devono essere raggiunti, spetterà poi agli stati membri definire le modalità per l’attuazione attraverso un organismo nazionale, regionale o locale.
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In molti progetti finanziati è necessario l’utilizzo di beni strumentali finalizzati alla realizzazione di alcune delle attività del progetto. Si tratta dunque di attrezzature o macchinari il cui impiego è necessario all’implementazione di attività progettuali, che si distinguono da quelle che per propria natura vengono adoperati per attività generiche, non propriamente di progetto, come ad esempio computer, stampanti,
telefoni.
Questi beni strumentali genericamente utilizzati non rappresentano normalmente una spesa eleggibile in quanto il loro costo rientra nella copertura prevista forfettariamente in via percentuale per i costi indiretti. Viceversa, laddove si abbia a che fare con un bene strumentale la cui necessità e dunque il relativo acquisto derivi esclusivamente dallo svolgimento del progetto, il costo potrà essere considerato come eleggibile purché nel rispetto di alcuni dettagli procedurali e contabili che di seguito affronteremo.
Innanzitutto, tali beni strumentali debbono ...
Nella presentazione di un’idea progettuale in risposta a un bando in cui sia previsto un finanziamento è fondamentale costruire con attenzione il budget che quantifichi l’ammontare necessario per realizzare le attività e raggiungere gli obiettivi previsti.
Il tutto deve avvenire nel rispetto sia delle regole che lo stesso bando prevede relativamente ai costi ammissibili, sia delle esigenze finanziarie per coprire tutte le spese utili a svolgere la fase implementativa riportata nella domanda.
Infatti, per l’ammissibilità della domanda di finanziamento saranno valutati sia gli obiettivi del progetto, le attività e le modalità operative previste per il raggiungimento degli stessi, ma anche i costi preventivati e riportati all’interno del budget. Sottovalutate la costruzione del budget attraverso la mancata coerenza delle cifre riportate con le attività da realizzare, o con l’ammontare di contributo previsto, può determinare
il rifiuto da parte dell’ente finanziatore ad approvare la doman...
La normativa derivante dal D.Lgs 231/2001 volta a prevenire e dunque a scongiurare i “reati presupposto” previsti dalla stessa normativa in continuo aggiornamento, prevede la definizione e l’adozione di un MOGC – Modello Organizzativo di Gestione e Controllo – caratterizzato da un inquadramento organizzativo e funzionale e soprattutto da protocolli interni volti a regolamentare le procedure ritenute potenzialmente critiche.
Lo scopo è dunque quello di evitare che l’ente, nei casi in cui un dipendente abbia agito illegalmente arrecando un vantaggio allo stesso ente, si veda in sede di giudizio penale condannato all’interdizione nel ricevere qualsiasi forma di contributo o agevolazione pubblica.
Grazie, infatti all’adozione del MOGC e all’attività di vigilanza messa in atto dall’OdV – Organismo di Vigilanza – è possibile per l’ente non incorrere nelle suddette situazioni e dunque evitarne le conseguenze.
Va detto che alcuni dei reati presupposto previsti dalla norma riguardano proprio...
Nell’ambito dei progetti finanziati europei è quasi sempre necessario presentarsi attraverso un partenariato, cioè mediante un’aggregazione di soggetti aventi caratteristiche idonee e complementari per dar vita ad un progetto e a portarlo a compimento secondo gli obiettivi prefissati.
Oltre, dunque, alla componente della transnazionalità che risponde ad un principio comunitario di aggregazione di soggetti all’interno dell’Unione Europea, il partenariato risponde alla necessità di far collaborare entità diverse specializzate ciascuna in uno specifico contesto.
Grazie infatti alla complementarietà, come ad esempio nel caso di un ente di ricerca che studia e inventa e un’azienda che sperimenta e industrializza, si ottiene quel completamento conoscitivo e operativo che consente di raggiungere l’obiettivo finale di progetto.
In considerazione del fatto che le domande di contributo relative a progetti prevedono nella fase di valutazione anche la verifica dell’adeguatezza dei soggetti prop...
La formazione professionale è considerato uno dei fattori essenziali sia per la crescita delle imprese a livello competitivo, sia per l’abbattimento della disoccupazione e l’inserimento attraverso dei percorsi di apprendistato personale preparato nel modo del lavoro.
Esistono dunque diverse modalità di contribuzione alla formazione professionale. La parte preponderante, riservata alle aziende, è quella che deriva dai Fondi Paritetici Interprofessionali. Questi sono degli enti promossi dalle organizzazioni sindacali e datoriali gestiscono quella parte di contribuzione, pari allo 0,30% della retribuzione dei dipendenti, che per legge viene destinata o all’INPS, o sulla base di una specifica indicazione da parte dell’azienda ad uno dei tanti Fondi Paritetici Interprofessionali.
Questi, pertanto, agendo come soggetti gestori di tali contribuzioni attraverso bandi e regolamenti, destinano tali risorse alla formazione dei dipendenti delle aziende aderenti al Fondo, consentendo quindi di re...
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