Gli adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili nei progetti finanziati
Sep 09, 2025
La normativa che introduce attraverso nuovo Codice della crisi d’impresa, di cui all’art. 2086 del codice civile, l’adeguatezza degli assetti organizzativi, amministrativi e contabili da parte delle imprese ha senz’altro un impatto nella gestione dei progetti finanziati.
L’obiettivo della normativa è senz’altro quello di prevenire le crisi finanziarie aziendali e dunque i fallimenti. Dal punto di vista pratico si richiede dunque che all’interno delle imprese sia presente ed operativo un sistema organizzato che monitori costantemente l’andamento gestionale attraverso l’apparato amministrativo e la contabilità. La mancanza di tali adeguati assetti comporta delle gravi responsabilità nei confronti degli amministratori e dei sindaci (ove presenti), soprattutto nelle situazioni di dissesto. Pertanto, dall’entrata in vigore della normativa, è divenuto importante attrezzare adeguatamente gli apparati interni riguardanti gli aspetti amministrativi e contabili.
Nei progetti finanziati i regolamenti che definiscono le modalità di ammissibilità dei costi prevedono che il beneficiario sia in grado di gestire adeguatamente il progetto da un punto vista amministrativo e contabile e pertanto che sia in grado di monitorare l’andamento della spesa in relazione al budget approvato e di darne dettagliata evidenza in fase di rendicontazione. Quindi, analogamente a quanto previsto dalla normativa del nuovo Codice della crisi d’impresa, l’ente beneficiario è tenuto a dimostrare di disporre di un’organizzazione tale da assicurare la gestione adeguata della spesa sia in riferimento al budget, ma anche in riferimento alle norme e al regolamento specifico a cui sottende il finanziamento delle spese di progetto. Qui l’obiettivo è quello di essere in grado di spendere appropriatamente le risorse finanziarie previste in riferimento al budget e dunque alle tipologie di costo in questo previste. Viene dunque richiesto che il sistema organizzativo adottato dal beneficiario sia in grado di controllare l’andamento della spesa e di dare evidenza di quanto speso secondo le modalità previste.
Negli audit di primo livello spesso i revisori sono tenuti a verificare che il beneficiario si sia dotato di un adeguato sistema organizzativo per la gestione del progetto. Pertanto, il controllore dovrà effettuare una verifica in loco, presso la sede amministrativa del beneficiario per appurare se effettivamente si sia dotato di un’adeguata organizzazione, soprattutto che le spese del progetto siano gestite amministrativamente mediante una precisa riconduzione al budget del progetto e siano effettivamente contabilizzate secondo la normativa vigente in base alla tipologia di beneficiario. Questo controllo, in prima battuta verifica l’esistenza di procedure internamente adottate da parte del beneficiario e appura se tali procedure siano appropriate e anche allineate alla gestione amministrativa del progetto. Può capitare talvolta che le procedure interne possano prevedere adempimenti diversi rispetto a quanto previso dal regolamento del programma di finanziamento. In questo caso il beneficiario sarà tenuto ad adeguarsi a quanto previsto dal regolamento soprattutto nel caso questi preveda dei temini più dettagliati o più restrittivi rispetto alla procedura interna. La contabilità, oltre a essere in conformità a quanto previsto dalle norme vigenti di riferimento, dovrà consentire di identificare puntualmente ciascun costo sostenuto al budget di riferimento del progetto. Pertanto, saranno opportunamente favoriti quei beneficiari che già adottano, anche grazie a software appropriati, un sistema di contabilità analitica. Negli altri casi dovrà essere effettuata una riconciliazione di tutti i costi appartenenti al progetto attraverso tabelle extracontabili, in grado però di dare evidenza attraverso la tracciabilità espressa nei documenti giustificativi, dell’inerenza della spesa al progetto.
Pertanto, per i soggetti che beneficiano di contributi su progetti è indispensabile dotarsi di procedure interne basate sull’assetto organizzativo e di essere dotati gestionalmente di sistemi informatici che permettano di gestire amministrativamente ogni operazione afferente ad un progetto in maniera trasparente e tracciabile attraverso un sistema contabile analitico.
Tali procedure, per i soggetti che operano mediante finanziamenti pubblici, dovrebbero entrare a far parte di un Modello Organizzativo di controllo e Gestione ai sensi del D.Lgs. 231/2001. In questo modo si ottengono i seguenti vantaggi:
- Tutela dell’ante rispetto a possibili reati
- Efficientamento operativo rispetto alla corretta gestione di progetti finanziati
- Dimostrazione della propria compliance rispetto a eventuali controlli
- Ottenimento di punteggi premiali in gare d’appalto.
Per maggior informazioni visita la pagina https://e-l-b-a-s-r-l.mykajabi.com/mogc
Stay connected with news and updates!
Join our mailing list to receive the latest news and updates from our team.
Don't worry, your information will not be shared.
We hate SPAM. We will never sell your information, for any reason.